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"LA PASSIONE PER LA TERRA,
IL RISPETTO PER L'AMBIENTE E LA VOGLIA DI INNOVARE
SONO I VALORI CHE CI CONTRADDISTINGUONO"
Cesare e Laura Bosio
Il vigneto Berlucchi, in completa conversione all’agricoltura biologica, copre oltre cinquecento
ettari di territorio tra proprietà e conferimento.
La vigna di proprietà è stata completamente reimpiantata dalla fine degli anni
Novanta.
Oggi, l’alta densità di ceppi per ettaro, la potatura a cordone speronato, l’inerbimento mirato e
il diradamento pre vendemmiale permettono di ottenere pochi grappoli di grande qualità: un’ottima premessa per un grande Franciacorta.
Il Miolo Villa Crespia nasce in un unico vigneto dai suoli argillosi che consentono una maturazione più lenta delle uve Chardonnay. Il Brut che ne deriva si distingue dagli altri Franciacorta Villa Crespia per note floreali e fruttate più intense, che ne ammorbidiscono sia l’acidità sia la struttura. Le note speziate e vegetali cedono a quelle dolci e il risultato è un Franciacorta “euforico”.
Quando, negli anni ’80, la Franciacorta è nel massimo del suo sviluppo, Vittorio e Mariella Moretti decidono insieme di convertire la fornace in una cantina. I suoi ampi volumi e le lunghe gallerie di cottura dei mattoni si sono rivelati perfetti per affinare i Franciacorta e per accogliere gli appassionati di vino. Così, l’antico luogo di lavoro ha cambiato la propria funzionalità rivolgendosi alla terra e alla vigna, ma non ha tradito le sue origini mantenendo intatta la sobrietà e lo stile sereno delle aziende agricole lombarde.
Tutta la filosofia di produzione di Andreola è orientata al massimo rispetto e alla più piena espressione di quelle che sono le caratteristiche principali che hanno fatto del Valdobbiadene Docg uno spumante di successo apprezzato in tutto il mondo, tanto da essere capace di esportare ovunque un vero e proprio stile del bere bollicine, al tempo stesso informale e raffinato.
È fatto di uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi.
L’Alta Langa è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l’anno della vendemmia.
L’Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la frutta bianca e gli agrumi con sentori di crosta di pane. Al palato è armonico, caratterizzato da una delicata sapidità.
L’Alta Langa rosé ha un colore rosa cipria o più marcato quando è giovane, l’intensità aromatica tipica del Pinot Nero, con profumi che spaziano dal pompelmo alle spezie, un gusto equilibrato, ampio e lungo in cui si ritrova la sapidità caratteristica dell’Alta Langa Docg.
L’azienda agricola Marcalberto, nasce e intraprende il suo percorso di eccellenza, a opera di Piero Cane, già affermato enologo, a Santo Stefano Belbo, cuore pulsante della Langa astigiana. Le prime bottiglie risalgono al 1993, ma è solo dal 1996 che si concretizzata la produzione in piccola serie.
Con l’inserimento delle sapienti mani del figlio Marco prima, e del fratello Alberto dopo, la produzione subisce un sensibile incremento. Prende così vita la piccola “maison” a conduzione famigliare, composta da artigiani rigorosi, specializzati esclusivamente nella produzione di Metodo Classico.
I 6 ettari di vigneti con età variabili tra i 15 e i 30 anni, sono coltivati a Pinot Nero e Chardonnay, situati nei di comuni di Calosso, Cossano Belbo e Santo Stefano Belbo. I terreni hanno altitudini medie comprese tra i 300 e i 550 metri e sono di composizione marnoso-calcarea.
La cantina, ricavata dall’abitazione storica risalente al tardo ’800, è costruita in pietra e tufo; ospita il locale per l’affinamento del vino in legno piccolo, e le 30.000 bottiglie che vengono degorgiate dopo almeno 2 anni dall’imbottigliamento.
Lo Spumante Extra Brut Bruno Giacosa è una bollicina che fonde cremosità e freschezza, ultima creatura di una cantina che ha fatto la storia del vino italiano. Metodo classico di rara finezza quello pensato da Bruno Giacosa, leggenda che ha segnato la storia della Langa vitivinicola, ottenuto da uve provenienti da selezionati conferitori dell'Oltrepò Pavese, là dove il Pinot Nero si esprime brillantemente. Una pratica ancestrale, utilizzata da sempre per produrre i grandi Barolo, e di cui Bruno è stato fautore, ma attuabile solo con una materia prima di eccellenza, la stessa riscontrabile in tutte le bottiglie della cantina, emblema di classicità.
Dal 1956, Michele Chiarlo vinifica l’essenza del Piemonte, amando e valorizzando il più incredibile territorio vitivinicolo al mondo. Coltiviamo 110 ettari di vigneti tra Langhe, Monferrato e Gavi, i migliori cru nel pieno rispetto di severi criteri ecologici, del terroir e delle loro espressioni.