Una tra le mission di ombelicorivoli è Nutrire e in questa sezione abbiamo scelto di dedicarci all’anima, tramite l’Arte.
Vogliamo condividere insieme a voi la forza del godere del bello portandovi a scoprire le opere e le sculture che ospitiamo.
Le sensazioni diverse che proviamo ogni volta che ci ritroviamo ad osservarle avevamo piacere fossero possibili in contesti intimi oltre quelle che possono essere le nostre sale.
Un altro modo per rafforzare uno dei nostri valori cardine: la trasmissione di emozioni.
Qui di seguito le meravigliose opere d’arte esposte in collaborazione con la Galleria Weber&Weber in cura da Ombelico e da Ossibuchi.
Angelo Maggia
Composizione, 1996
83x93cm
La pittura di Angelo Maggia nasce nella stagione dell'informale, muovendosi all'interno della giovane pittura torinese. Il preciso carattere del suo astrattismo travalica però immediatamente i confini locali, per la sensibilità al tono e per il valore che in essa si riconosce alla luce.
Quest'ultima è il risultato di un colore nato da accostamenti, da sfioramenti, dal miscelarsi di un'entità in un'altra.
La luce come fonte dell'essenza cromatica è con tutta evidenza la ragion d'essere della forma pittorica di Maggia. L'intera struttura del quadro si identifica con il ritmo essenziale delle varianti coloristiche, le virtualità combinatorie sono oggettivamente infinite.
Arthur Kostner
Senza Titolo, 1984
88x88cm
L'artista è ispirato ad una sorta di estraneità gestuale, ad un assemblaggio di elementi lignei che suggeriscono un frenetico ripensamento spaziale e che dialogano tra loro per ricercare un senso al proprio esistere come segno della trasformazione del tempo. L'opera si presenta come una sintesi delle possibilità plastiche del colore e della capacità spaziale della pittura.
Gioacchino Pontrelli
Senza titolo, 1996
100x130cm
Pontrelli elabora la sua ricerca nell'ambito dell'interpretazione e rivisitazione di oggetti che definiscono la realtà quotidiana.
Il suo lavoro è fortemente condizionato dall'alterazione cromatica che sta subendo il nostro ambiente attraverso l'azione sempre più capillare dei nuovi media: è la dimostrazione acutizzata di una percezione del mondo. L'elemento umano emerge dalle figure di oggetti domestici che vengono inseriti sulle tele, trasformandosi in icone, in nature morte.
Greta Pasquini
Jardin, 2016
42x52cm
L’artista esprime un universo particolarissimo che scava nella tensione tra la presenza fisica dell’opera e l’eco delle storie che l’hanno ispirata, a partire dai suoi ricordi e dall’immaginario collettivo.
Indaga l’infanzia, la perdita, la trasformazione, la trasmissione, cercando degli istanti rilevatori negli interstizi dell’esperienza quotidiana.
Greta Pasquini
Jardin, 2016
40x50cm
L’artista esprime un universo particolarissimo che scava nella tensione tra la presenza fisica dell’opera e l’eco delle storie che l’hanno ispirata, a partire dai suoi ricordi e dall’immaginario collettivo.
Indaga l’infanzia, la perdita, la trasformazione, la trasmissione, cercando degli istanti rilevatori negli interstizi dell’esperienza quotidiana.
Marco Colazzo
Così, 2008
70x100cm
Colazzo pone al centro della sua opera i vari aspetti dell’ identità umana. Nel suo lavoro rappresentazione si realizza attraverso un processo di separazione del sé dall’altro, partendo dalla scissione fondamentale tra interno ed esterno. In questo processo gli elementi delle due estremità giungono inevitabilmente ad una condizione frammentaria e stridente.
Marcovinicio
Silenziosa disciplina, 1998
127x112 cm
Colazzo Marcovinicio ha fatto del suo “valore costruttivo del colore-luce” il tormento assoluto del suo essere pittore. Cosi il pretesto narrativo delle montagne, visto come tema assoluto nel suo immaginario, é solo una sorta di griglia mentale: una geometria dell’anima che serva a dare struttura a visioni folgoranti, fatte con una materia ormai diventata luce.
Rodrigo Blanco
Foresta erotica (apparizione), 2019
83x103cm
Rodrigo Blanco attraverso la pittura descrive la nostra contemporaneità presentando creature curiose, senza espressione né identità, che fluttuano in sfondi spesso monocromatici in cui appare possibilità di vita. La natura emerge timida, viene quasi rapita dal contorno ma è vicina all’uomo che diviene concetto. Il corposi connette allo spazio in cui è presente, solo o in relazione con altri, fermo o in apparente movimento, districandosi immerso in una realtà eterea e luminosa che raggiunge una spiritualità che unisce.
Sylvie Romieu
Rivalta Mare, 2008
81x90cm
Nei suoi Modules Photographiques tutti gli elementi riuniti danno vita a nuovo oggetto di espressione, a una nuova letteratura. Ogni fotografia alimenta quella successiva, presente nel contenitore di legno, come anelli di una catena, di un percorso, di un viaggio; tentando un equilibrio precario tra le masse nere e le fotografie, tra i “vuoti” e i “pieni”.
Tom Bendhem
Picnic, 2001
154x128cm
Bendhem mostra la poesia della pittura, la sequenzialità, l’inserimento dell’immagine, il movimento, la traccia del colore. Il lavoro dell’artista è complesso, tutta via relativamente semplice nella sua composizione. L’interesse per il movimento e il confronto diretto con lo spettatore rivela un’osservazione attenta e costante della rappresentazione, che si mostra come connubio tra pittura e poesia.
Rodrigo Blanco
Acqua, 2020
150x200cm
Rodrigo Blanco
Rodrigo Blanco
Foresta erotica, 2019
80x100cm
Rodrigo Blanco
Rodrigo Blanco
Ragazze in riva al fiume, 2019
100x120cm
Rodrigo Blanco